Leonardo

Leonardo è la parodia di un divano componibile che tanto andava di moda per i divani moderni degli anni ’60. Un divano che, comunque lo componi, ti comunica sempre lo stesso messaggio: la bandiera americana.
Si chiama Leonardo perché il suo disegno è fatto di due cerchi concentrici inscritti in un quadrato, segnato da due assi ortogonali e due diagonali, come l’Uomo vitruviano di Leonardo.

La storia

Fu il primo oggetto disegnato da Franco e Nanà Audrito nel 1969 per la loro mansarda, abitazione studio al quinto piano senza ascensore, di corso Moncalieri 119, a Torino. Quando non serviva, stava in un piccolo angolo dello studio già tutto occupato da tecnigrafi. I pezzi si ammonticchiavano a formare un cubo di 140 x 140 x 140 centimetri, che poteva essere disfatto e ricomposto in divano o letto per gli ospiti, a seconda delle esigenze.

Parodia e rivoluzione

L’uso ludico di un simbolo tanto impegnativo quale la bandiera a stelle e strisce, negli anni della guerra in Vietnam, voleva strapparlo all’impiego distorto che ne era stato fatto dall’industria bellica americana e demistificare il valore imperialista che aveva assunto. Nel riproporlo attraverso un giocoso utilizzo domestico si voleva riscoprire il valore profondo di un simbolo che, nella fantasia del mondo, aveva significato la lotta per la libertà e l’indipendenza dall’Europa monarchica, la guerra contro la schiavitù del Sud schiavista, l’arrivano i nostri contro il nazismo della Seconda Guerra Mondiale, la rivoluzione del jazz e del rock nella musica, l’aspirazione giovanile alla libertà on the road di Kerouac e dei Figli dei fiori.